Geopolitica delle Terre Rare
Focus n. 4 - Febbraio 2025: Il Ruolo dell'Ucraina nelle Supply Chain Globali
“Economic security is national security” – Wilbur Ross, Segretario al Commercio USA (Amministrazione Trump 2017-2021)
“La sicurezza economica è sicurezza nazionale”
Executive Summary
Benvenuti al quarto numero del Prima Sidera Logistics Focus 2025, un approfondimento dedicato alle dinamiche delle terre rare nel contesto della competizione geopolitica e delle catene di approvvigionamento globali.
Recentemente, gli Stati Uniti e l'Unione Europea hanno intensificato i dialoghi con l'Ucraina per l’accesso alle sue risorse strategiche di terre rare, fondamentali per l'industria tecnologica e della difesa. La richiesta dell’amministrazione Trump di includere un accordo per la cessione delle terre rare ucraine in cambio di supporto militare ed economico riflette l’importanza crescente di queste risorse nel nuovo equilibrio globale. Contemporaneamente, l’Unione Europea mira a consolidare un’autonomia strategica, cercando di ridurre la dipendenza dalla Cina per le materie prime critiche.
📌 Questo report analizza:
✔️ Le riserve di terre rare in Ucraina e il loro potenziale sfruttamento
✔️ Gli accordi in discussione con USA ed Europa e le implicazioni geopolitiche
✔️ L’impatto sulle supply chain globali e sulle rotte logistiche
✔️ Le tecnologie di tracciamento e monitoraggio per la sicurezza della supply chain
I dati e le analisi sono basati su fonti verificate, tra cui International Energy Agency, US Geological Survey, European Commission e World Trade Organization.
Ortelius, Map of the Black Sea and Surrounding Regions in Ancient Times (1590)
1. Il Patrimonio di Terre Rare in Ucraina
L’Ucraina detiene significative riserve di terre rare, con stime che indicano oltre 500.000 tonnellate di ossidi di terre rare (REO), principalmente concentrate nelle regioni centrali e orientali del Paese. Secondo lo US Geological Survey, questi depositi potrebbero rappresentare fino al 6% delle riserve globali conosciute.
📊 Dati chiave sulle terre rare in Ucraina:
Principali siti estrattivi: Kirovohrad, Zhytomyr e Dnipropetrovsk
Tipologia di elementi rari: Neodimio, praseodimio, disprosio e terbio, essenziali per magneti permanenti, turbine e batterie
Capacità produttiva potenziale: fino a 30.000 tonnellate annue entro il 2030, se supportata da investimenti adeguati
Tuttavia, l'estrazione e la lavorazione delle terre rare richiedono infrastrutture avanzate e processi altamente regolamentati, per limitare l’impatto ambientale e garantire standard di qualità.
2. Il confronto tra Ucraina, USA e UE: Scenari Geopolitici
Le terre rare ucraine sono al centro di una competizione tra Stati Uniti ed Unione Europea, che puntano a ridurre la dipendenza dalla Cina. Attualmente, la Cina fornisce oltre il 60% delle terre rare raffinate a livello mondiale e detiene un forte controllo sulla catena di approvvigionamento globale.
📌 Possibili scenari degli accordi:
✔️ Scenario USA: L’amministrazione Trump mira a un accesso prioritario alle risorse ucraine in cambio di sostegno militare ed economico. Questo potrebbe includere investimenti nelle infrastrutture minerarie ucraine e la creazione di una supply chain alternativa alla Cina.
✔️ Scenario UE: L'Unione Europea preme per un approccio più inclusivo, mirando a co-finanziare progetti di estrazione e raffinazione in Ucraina, nel quadro del Critical Raw Materials Act.
✔️ Reazione della Cina: Pechino potrebbe rispondere con restrizioni sulle esportazioni di tecnologie estrattive avanzate e incentivi alle aziende europee per mantenere i legami con le forniture cinesi.
3. Impatti sulla Logistica e le Supply Chain
L’integrazione delle terre rare ucraine nelle supply chain globali avrebbe un impatto significativo sulla logistica e sulla struttura delle catene di approvvigionamento. Attualmente, la Cina domina il settore, controllando oltre il 60% delle terre rare raffinate a livello globale e gestendo il 90% della capacità di lavorazione (fonte: European Raw Materials Alliance). L’eventuale sfruttamento delle risorse ucraine potrebbe ridisegnare le rotte logistiche e favorire la creazione di una catena del valore più decentralizzata, con effetti diretti sulle relazioni commerciali transatlantiche ed eurasiatiche.
3.1 Infrastrutture Logistiche e Rotte Commerciali
Per trasformare le terre rare ucraine in un’alternativa credibile alle forniture cinesi, è necessario potenziare le infrastrutture logistiche e definire rotte commerciali efficienti per il trasporto dei minerali grezzi e dei materiali raffinati. Le opzioni principali includono:
📌 Collegamenti terrestri verso l’Europa:
L'Ucraina è già collegata all'Europa attraverso corridoi ferroviari che passano per la Polonia, la Slovacchia e l’Ungheria. Il Corridoio TEN-T Orientale/Medio Orientale potrebbe diventare un asse chiave per il trasporto delle terre rare verso i principali hub industriali europei, riducendo la dipendenza dalle rotte marittime.
L’estensione della rete ferroviaria ad alta capacità tra Odessa e i porti del Baltico (Gdynia, Klaipeda) potrebbe offrire una rotta alternativa per le esportazioni di minerali e materiali raffinati verso l’Europa settentrionale.
📌 Vie marittime per il commercio globale:
Porto di Odessa (Ucraina): potrebbe diventare un hub strategico per il trasporto delle terre rare verso l'Unione Europea e gli Stati Uniti. Tuttavia, la sicurezza marittima nel Mar Nero resta un problema, con possibili interruzioni a causa delle tensioni geopolitiche.
Porto di Costanza (Romania): già oggi uno dei principali scali per il commercio ucraino, potrebbe fungere da snodo per l’export delle terre rare verso il Mediterraneo e oltre.
Rotte atlantiche verso gli Stati Uniti: il commercio transatlantico delle terre rare potrebbe sfruttare porti ben infrastrutturati come Amburgo, Rotterdam e Anversa, riducendo i tempi di transito rispetto alle rotte via Suez.
📌 Rotte commerciali alternative verso l’Asia:
La crescente competizione tra UE, USA e Cina potrebbe portare l’Ucraina a diversificare i propri partner commerciali, sviluppando collegamenti con il Giappone e la Corea del Sud, entrambi fortemente dipendenti dalle terre rare per i settori high-tech e automotive.
Il potenziamento del Middle Corridor (Azerbaigian-Kazakhstan-Cina) potrebbe offrire un’ulteriore rotta per l’export, bypassando le sanzioni e le restrizioni commerciali sulle rotte russe.
3.2 Regionalizzazione della Supply Chain: Riorganizzazione della Catena del Valore
Attualmente, la Cina domina l’intera filiera delle terre rare, non solo nella fase di estrazione, ma soprattutto nei processi di raffinazione e trasformazione. La maggior parte delle terre rare grezze estratte nel mondo viene spedita in Cina per la lavorazione, lasciando USA ed Europa in una condizione di dipendenza critica.
📌 Struttura della catena del valore oggi:
Estrazione: L’80% delle terre rare globali viene estratto in Cina, Australia e Myanmar.
Raffinazione: La Cina raffina oltre il 90% delle terre rare mondiali.
Produzione di componenti high-tech: Magneti permanenti, batterie e componenti elettronici vengono prodotti principalmente in Cina e poi esportati.
Se l’Ucraina entrasse attivamente nel mercato delle terre rare, la supply chain globale potrebbe subire una regionalizzazione su più livelli, con una crescente autonomia industriale per l’Europa.
📌 Scenario di riorganizzazione della supply chain con il contributo dell’Ucraina:
Estrazione primaria in Ucraina: Le miniere ucraine fornirebbero una base stabile di materie prime per l’industria europea.
Raffinazione distribuita tra Europa e USA: Invece di inviare i minerali in Cina per la lavorazione, l’Europa potrebbe sviluppare impianti di raffinazione nei suoi hub industriali, riducendo la vulnerabilità della catena di fornitura.
Produzione industriale nei Paesi avanzati: La manifattura ad alta tecnologia in Germania, Francia e Italia potrebbe beneficiare di forniture più sicure e tracciabili di terre rare.
📌 L’Europa e il potenziamento della raffinazione
Uno dei problemi principali per l’autonomia strategica europea è la mancanza di impianti di raffinazione su larga scala. Attualmente:
Solo il 2% delle terre rare raffinate globalmente viene lavorato in Europa.
La maggior parte delle materie prime estratte in Europa viene spedita in Cina per la lavorazione.
La European Raw Materials Alliance ha identificato la creazione di una capacità di raffinazione indipendente come una priorità strategica per il 2030.
Per colmare questo gap, l’UE dovrebbe: ✔️ Incentivare la costruzione di impianti di raffinazione in Germania, Francia e Scandinavia, utilizzando fondi del Green Deal e investimenti privati. ✔️ Sostenere la ricerca su tecnologie di raffinazione a basso impatto ambientale, per ridurre la dipendenza dai metodi cinesi, altamente inquinanti. ✔️ Stabilire accordi di lungo termine con l’Ucraina, assicurandosi forniture prioritarie in cambio di investimenti diretti nelle infrastrutture logistiche e minerarie del Paese.
3.3 Un nuovo equilibrio globale?
L’integrazione delle terre rare ucraine nelle supply chain europee e transatlantiche potrebbe ridisegnare le rotte commerciali e ridurre la dipendenza strategica dalla Cina. Tuttavia, il successo di questa strategia dipenderà da:
Investimenti rapidi in infrastrutture logistiche e di raffinazione.
Cooperazione tra governi e imprese per la creazione di una supply chain resiliente.
Implementazione di tecnologie avanzate per il monitoraggio e la tracciabilità delle materie prime critiche.
L’Ucraina ha il potenziale per diventare un hub strategico per le terre rare in Europa, ma per raggiungere questo obiettivo è necessario un coordinamento efficace tra attori pubblici e privati, evitando che le tensioni geopolitiche ostacolino l’implementazione di una catena del valore regionale e sostenibile.
4. Monitoraggio della Supply Chain con IoT e AI
L’estrazione e il commercio delle terre rare rappresentano un settore ad alto rischio geopolitico e logistico, con vulnerabilità legate alla trasparenza della filiera, ai rischi di mercato nero e alle possibili interruzioni nelle forniture globali. La crescente necessità di tracciabilità e sicurezza impone l’adozione di tecnologie avanzate, tra cui Internet of Things (IoT), Intelligenza Artificiale (AI) e Blockchain, per monitorare l’intero ciclo di vita delle materie prime critiche, dalla miniera al prodotto finale.
4.1 Vulnerabilità e Sfide nella Supply Chain delle Terre Rare
La filiera delle terre rare è tra le più complesse e frammentate al mondo, coinvolgendo più fasi di estrazione, raffinazione, trasformazione industriale e distribuzione, spesso in Paesi diversi con normative e standard operativi disomogenei.
📌 Principali criticità nella catena di fornitura delle terre rare:
Difficoltà di tracciabilità: La mancanza di strumenti di monitoraggio lungo la filiera permette pratiche illegali, come il commercio di terre rare estratte da miniere non autorizzate o con violazioni ambientali e dei diritti umani.
Dipendenza dalla Cina per la raffinazione: La maggioranza delle terre rare viene lavorato in Cina, rendendo l’Occidente vulnerabile a restrizioni commerciali e dazi sulle esportazioni.
Rischi di mercato nero: La scarsità di controlli su alcune fasi della supply chain favorisce il commercio illegale e la manipolazione dei prezzi.
Impatto ambientale e sociale: L’estrazione e la lavorazione delle terre rare possono generare alti livelli di inquinamento e danni ambientali se non regolamentate adeguatamente.
L’adozione di strumenti digitali avanzati permetterebbe di monitorare e certificare in tempo reale ogni passaggio delle terre rare, garantendo maggiore affidabilità e trasparenza nel commercio globale.
4.2 Come le Tecnologie Avanzate Possono Riorganizzare la Filiera delle Terre Rare
Le tecnologie digitali offrono nuove opportunità per tracciare e ottimizzare la supply chain delle terre rare, aumentando la trasparenza e riducendo il rischio di interruzioni nelle forniture.
📌 Tecnologie chiave per la tracciabilità delle terre rare:
✔️ Blockchain per la certificazione e la trasparenza
I registri digitali distribuiti consentono di garantire l’autenticità e la provenienza delle terre rare, tracciando ogni passaggio dal sito minerario fino al produttore finale.
Un sistema blockchain permetterebbe agli attori della supply chain (miniere, raffinerie, trasportatori, produttori) di registrare e verificare in tempo reale i dati sulle spedizioni, impedendo frodi e illeciti.
Alcune aziende stanno già implementando modelli basati su blockchain: Tracr, una piattaforma sviluppata per il monitoraggio dei diamanti, sta esplorando un’applicazione simile per le materie prime critiche.
✔️ IoT per il monitoraggio in tempo reale delle spedizioni
Sensori RFID e GPS possono essere integrati nei container per seguire il percorso delle spedizioni con aggiornamenti in tempo reale, riducendo il rischio di furti e deviazioni non autorizzate.
Il monitoraggio delle condizioni ambientali (umidità, temperatura, vibrazioni) lungo la supply chain può garantire la qualità delle materie prime trasportate.
Un caso pratico è l’uso di IoT nei porti di Rotterdam e Singapore, dove i container vengono monitorati digitalmente per prevenire manomissioni o traffici illeciti.
✔️ AI e Big Data per l’analisi predittiva e la gestione del rischio
L’Intelligenza Artificiale consente di analizzare i flussi commerciali e prevedere possibili interruzioni nelle catene di approvvigionamento.
Algoritmi di machine learning possono identificare pattern di mercato sospetti, come variazioni anomale nei volumi di esportazione o possibili interferenze geopolitiche.
I governi e le aziende possono utilizzare modelli predittivi basati su AI per simulare scenari di crisi (ad esempio restrizioni commerciali cinesi) e sviluppare piani di risposta rapidi.
✔️ Piattaforme integrate per la gestione della supply chain
Sistemi come SAP Integrated Business Planning e Oracle SCM Cloud offrono strumenti per ottimizzare la logistica e la distribuzione delle terre rare, migliorando la pianificazione della produzione e degli approvvigionamenti.
L’integrazione di queste soluzioni con blockchain e IoT consentirebbe un controllo più efficace delle spedizioni e una maggiore sicurezza nella gestione delle scorte.
4.3 Benefici Strategici dell’Innovazione Tecnologica per l’Europa
L’implementazione di queste tecnologie potrebbe rafforzare la sicurezza delle supply chain europee, offrendo benefici a lungo termine in termini di riduzione della dipendenza dalla Cina e miglioramento della competitività industriale.
📌 Vantaggi strategici per l’Europa nell’adozione di soluzioni digitali: ✔️ Maggiore trasparenza e conformità normativa: La certificazione digitale riduce il rischio di utilizzo di materie prime provenienti da fonti illegali o ad alto impatto ambientale. ✔️ Sicurezza degli approvvigionamenti: Il monitoraggio predittivo permette alle aziende di ridurre le vulnerabilità della supply chain e di diversificare le fonti di approvvigionamento. ✔️ Competitività per il settore manifatturiero europeo: L’accesso a una supply chain più affidabile favorisce lo sviluppo di settori chiave come l’aerospazio, l’automotive e la microelettronica.
4.4 Verso un’Economia Circolare delle Terre Rare
L’uso di soluzioni digitali non solo migliorerebbe la tracciabilità delle materie prime critiche, ma permetterebbe anche di sviluppare un modello più sostenibile di gestione delle risorse.
📌 Tecnologie per l’economia circolare delle terre rare:
Blockchain per il monitoraggio del riciclo: Consentirebbe di certificare il recupero di terre rare da prodotti elettronici dismessi e favorire una filiera più sostenibile.
AI per l’ottimizzazione del recupero di materiali: L’Intelligenza Artificiale può migliorare i processi di separazione dei metalli rari, riducendo la dipendenza dall’estrazione mineraria.
Piattaforme di scambio digitale per materiali riciclati: Nuovi marketplace online potrebbero facilitare il commercio di terre rare riciclate tra aziende e governi, riducendo la pressione sulle risorse primarie.
L’adozione su larga scala di tecnologie digitali per la tracciabilità delle terre rare rappresenta una delle soluzioni più efficaci per garantire sicurezza, trasparenza e sostenibilità nelle supply chain globali. L’Europa, investendo in queste innovazioni, potrebbe: ✔️ Ridurre la dipendenza dalla Cina, garantendo un controllo diretto sulle proprie risorse critiche. ✔️ Aumentare la resilienza delle filiere industriali, riducendo il rischio di interruzioni o manipolazioni di mercato. ✔️ Promuovere un modello più sostenibile, incentivando il riciclo e il riutilizzo delle terre rare in un’ottica di economia circolare.
5. Raccomandazioni Strategiche
L’eventuale integrazione dell’Ucraina nelle catene di approvvigionamento globali delle terre rare rappresenta un'opportunità cruciale per gli Stati Uniti e l'Europa. Tuttavia, per garantire una transizione efficace e sfruttare pienamente il potenziale delle risorse ucraine, sono necessari interventi strutturali mirati. Di seguito, alcune raccomandazioni strategiche:
1️⃣ Investimenti in Infrastrutture Estrattive e Logistiche
L'estrazione e la raffinazione delle terre rare richiedono strutture altamente specializzate e investimenti a lungo termine. Attualmente, l’Ucraina non dispone di impianti su larga scala per la lavorazione e separazione delle terre rare, il che la rende dipendente dalla capacità industriale estera, in particolare cinese.
📌 Azioni prioritarie:
Sviluppo di impianti di raffinazione locali, con investimenti congiunti da parte di attori privati e istituzioni finanziarie come la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) e la U.S. International Development Finance Corporation.
Ammodernamento delle infrastrutture ferroviarie e portuali, in particolare nei porti di Odessa e Costanza, per facilitare l’esportazione diretta verso i mercati occidentali senza dipendere dalle rotte asiatiche.
Accordi bilaterali tra Ucraina, UE e USA per garantire incentivi fiscali e semplificazioni burocratiche per gli investimenti nel settore estrattivo.
2️⃣ Sviluppo di Hub di Raffinazione Europei
Attualmente, l’Europa dipende dalla Cina per oltre 98% della capacità di raffinazione delle terre rare (fonte: European Raw Materials Alliance). Questo rappresenta una vulnerabilità critica, in quanto il solo approvvigionamento di terre rare non garantisce autonomia strategica.
📌 Strategie raccomandate:
Creazione di hub di raffinazione in Europa, con focus su Germania, Francia e Paesi Bassi, già dotati di infrastrutture industriali avanzate.
Sostegno ai progetti dell’European Critical Raw Materials Act, che prevede finanziamenti diretti per lo sviluppo di impianti di lavorazione dei metalli rari in territorio UE.
Incentivare joint venture pubblico-private, per stimolare il trasferimento tecnologico e la riduzione della dipendenza dalle forniture cinesi.
3️⃣ Adozione di Sistemi di Tracciabilità e Monitoraggio Avanzati
L’integrazione di tecnologie innovative per la tracciabilità delle terre rare è fondamentale per garantire la trasparenza delle catene di approvvigionamento e ridurre il rischio di manipolazione geopolitica da parte di attori esterni.
📌 Tecnologie chiave da implementare:
Blockchain per la certificazione dell'origine e del transito, prevenendo il mercato nero e garantendo un flusso affidabile di materiali critici.
IoT per il monitoraggio logistico in tempo reale, con sensori intelligenti che tracciano il movimento delle risorse dalle miniere fino agli stabilimenti produttivi.
AI per l’analisi predittiva della domanda e dei rischi logistici, consentendo di ottimizzare la distribuzione delle terre rare e prevenire colli di bottiglia nelle forniture.
4️⃣ Potenziamento dei Partenariati USA-UE
La creazione di una supply chain indipendente dalla Cina richiede una forte cooperazione tra gli Stati Uniti e l’Unione Europea. Tuttavia, le divergenze nelle politiche industriali e commerciali possono ostacolare un’azione coordinata.
📌 Azioni da intraprendere:
Definizione di standard condivisi per la lavorazione e l’utilizzo delle terre rare, al fine di creare un mercato integrato transatlantico.
Accordi commerciali per ridurre le barriere tariffarie e doganali sulle materie prime critiche tra USA e UE, facilitando il commercio bilaterale.
Sostegno alle startup e imprese innovative, con incentivi per lo sviluppo di soluzioni tecnologiche che migliorino l’efficienza dell’estrazione e della lavorazione.
5️⃣ Sostenibilità e Governance Ambientale
L’estrazione delle terre rare è un processo ad alta intensità energetica e impattante dal punto di vista ambientale. Per garantire una crescita sostenibile del settore, è essenziale integrare rigorosi standard di sostenibilità.
📌 Misure consigliate:
Adozione di pratiche di estrazione a basso impatto, come il riciclo delle terre rare da prodotti elettronici e la riduzione dell’uso di agenti chimici tossici nella raffinazione.
Monitoraggio ambientale delle aree estrattive, con sistemi di telerilevamento satellitare per minimizzare il degrado ambientale.
Trasparenza nelle catene di approvvigionamento, con obbligo di certificazione ambientale per le aziende coinvolte nell’estrazione e lavorazione.
L’Approccio di Prima Sidera
Prima Sidera supporta aziende e istituzioni nell’adattarsi alle sfide delle supply chain globali, offrendo soluzioni tecnologiche per il monitoraggio avanzato delle risorse critiche.
📌 Le nostre soluzioni includono:
✔️ Piattaforme IoT per il monitoraggio delle spedizioni di materie prime
✔️ Blockchain per la tracciabilità certificata delle terre rare
✔️ Analisi predittiva con AI per ottimizzare le rotte logistiche e prevenire interruzioni
Attraverso questi strumenti, Prima Sidera aiuta le aziende a rafforzare la resilienza delle loro supply chain e garantire un accesso sicuro e sostenibile alle risorse critiche.